Per parlare di AdWords, da consulente e contributor, passando per le docenze nei Corsi di Laurea, Master e Formazione aziendale.
Forse sono la persona che stavi cercando!

Hai bisogno del mio aiuto?
Il mio telefono: 347.5420046
La mia e-mail: testa@blubit.it
Visualizzazione post con etichetta budget. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta budget. Mostra tutti i post

mercoledì 15 marzo 2017

Limitata dal budget? Cui prodest?


Già... cui prodest? Bisogna fare molta attenzione alla limitazione di budget. Quello che noto, è che nessuno ci capisce niente. Neanche tra i cosiddetti esperti. Si, vero, contesterete a me che mi sento l'unico interprete della verità e della fantastica scienza (in me infusa) che il folletto di AdWords mi ha siringato dritto, dritto sulla chiappa destra!
Ma no... io vi do' il mio punto di vista... poi il fatto che tale punto di vista, è sempre quello che vi cambia la vita, vedetelo voi.
Allora. Intanto c'è da dire una cosa sulla quota visibilità e insisto su tale aspetto, perché è concreto. Quindi reale e quindi, va preso in considerazione.

La quota visibilità indica la mancata esposizione rispetto alle aste per le quali potete partecipare. Questo significa, fate attenzione, che quasi sempre, all'aumento del CTR, la quota impression si riduce. Calcolino a prova di controbattuta:
Budget 10€, CPC medio 1€, clic = 10. CTR 10%, impression = 100.
Volume di ricerca per la chiave = 100. Quota visibilità? 100%.

Bene... adesso immaginate di diventare così bravi, da portare il CTR al 20%.
Vediamo come cambia il calcolo di cui sopra:

Budget 10€, CPC medio 1€, clic = 10. CTR 20%, impression = 50.
Volume di ricerca per la chiave = 100. Quota visibilità? 50%.

Bene... inutile obiettare che il sistema calcola l'asta sul budget, o il CTR. La calcola sulle opportunità mancate, quindi la vostra quota visibilità cala. Vero, vero... che alzandosi il CTR, il CPC tenderà a diminuire, ma di fatto, la quota calerà [comunque].

Ora, in questo caso, quale sarà il messaggio che restituisce AdWords? Limitata dal budget. Ma per? Già, clic e impression probabilmente. Ed è qui l'a chi giova. Perché quello che dovete fare, è spostarvi ancora sulla colonna legata alla quota impression e capire se ha problemi di ranking, o di budget. Se la limitazione di budget è dovuta al ranking, avrete un altro problema. Il ranking in quel caso, si basa sulla formula di AdWords:

P1 = B2 * Q2 / Q1

Quindi, se alzate il vostro CPC per alzare il ranking, ridurrete ulteriormente la quota visibilità per budget. Chiaro? No? E allora andate ad ascoltare i maghi... perché vuol dire che fino a questo momento avete letto Topolino, mentre in realtà era meglio leggere Jules Verne.
Se invece è chiaro - o non è chiaro per colpa mia - scrivete sotto nei commenti e sarò ben felice di rispondere! Del resto anche io, talvolta (sempre) mi faccio le mie pippe mentali.

Ora torniamo alla limitazione di budget e chiudiamo l'articolo. Stanti tutti i calcoli della terra, cercate di capire se quando vi chiede budget, lo fa per conversioni o meno. Se ve lo chiede per clic e impression... davvero conta poco. Se inizia a chiedervelo per conversioni, allora dateglielo.
Questa, grazie al cielo, non è fantascienza.

Vi aspetto nei commenti (oggi ho bevuto troppo caffè).

lunedì 15 febbraio 2016

Perché cala la Quota Impression su AdWords?

Snippet vs Callout 

Partiamo dalla comprensione di cosa realmente è la Quota Impression. Una stima. Né più, né meno; perché mai nella guida di AdWords, si cita il volume di ricerche. Il volume di ricerche è la quantità di volte che una query viene cercata, ma questo dato è tangenzialmente compatibile col sistema AdWords, perché sappiamo bene che le parole chiave (su AdWords, ma direi non solo) sono aggregatori. Non necessariamente un clic avverrà da quella chiave esatta, né quando parliamo di corrispondenza esatta appunto, né quando la corrispondenza è generica.
La stima dice che sulla base dei dettagli recuperati dall'account, il nostro annuncio è stato visualizzato "n" volte (le impression), perdendo (se la QI è inferiore al 100%) alcune visualizzazioni.
Tale perdita di visibilità, è imputabile, secondo parametri della tabella pivot, o a livello di budget, poiché è insufficiente, o a livello di ranking, se la nostra chiave ha - diciamo per semplificare - un punteggio di qualità inferiore ai competitor.

Facciamo un attimo un salto a cosa dice la guida a proposito del monitoraggio della Quota Impressioni:
Un modo semplice per capire il valore della quota impressioni è quello di pensare alla pubblicità online come a un'invitante torta. Tu e i tuoi concorrenti state cercando di accaparrarvi la fetta più grande. Monitorando le metriche relative alla quota impressioni, tieni sotto controllo le dimensioni della tua fetta rispetto all'intera torta.
L'idea rende bene il concetto. Maggiore è la nostra prossimità a quota 100, maggiori saranno le nostre opportunità di pareggiare o battere un competitor in visibilità.
Vediamo adesso un altro aspetto, sempre recuperato dalla guida:
Per aumentare la quota impressioni, gli annunci devono essere pubblicati più spesso o in più posizioni.
Detto questo, immaginiamo un caso tipico. La mia campagna non performa bene. Ho parole chiave che faticano a lavorare. Punteggio di qualità medio, budget insufficiente. Niente di strano se la colonna quota impression chiede un'aspirina... c'è un problema... temperature basse. Ci raffreddiamo.
Ma cosa succede se invece a fronte di un miglioramento dei dati la quota impression comunque si riduce ancora?
Prendiamo un caso tipico, nel quale una variazione a livello di annunci e sistemazione di termini di ricerca collegati all'annuncio stesso, inizia a performare così bene, che il nostro CTR balza alle stelle. Se il CTR aumenta notevolmente, una cosa che non si alza in proporzione sono i clic.
Questo significa che se in una campagna con un CPC medio di 0,20 e un budget di 2€ facciamo tendenzialmente 10 clic al giorno con un CTR del 10%, se il nostro CTR passa da un giorno all'altro al 20%, il nostro CPC calerà probabilmente, ma non del 50%. All'atto pratico, invece di fare 10 clic, ne faremo, diciamo, magari 13.
Cosa è cambiato però nelle colonne? Proprio le impression.
Che se prima erano molte, adesso sono più basse.
Facciamo un esempio:

Situazione precedente > 10 clic / 100 impression = CTR 10%
Situazione attuale > 13 clic / 65 impression = CTR 20%

Abbiamo perso 35 impression! Nessun dramma... in realtà la nostra campagna sta funzionando bene, ma funziona così bene che potrebbe giurare ancora meglio. Ecco che quindi se diamo un occhio alla colonna della quota impression, grazie (o a causa) dei nuovi dati, la nostra QI potrebbe essere diminuita. Il risultato più immediato è una richiesta budget da parte di AdWords. Se sta girando meglio e quindi sei meno visibile di prima, aumentare il budget, potrebbe voler dire più clic!

Ricordo, naturalmente, che poiché la quota impression è una stima, tale analisi parte dall'assunto della possibile perdita di opportunità e non può basarsi esclusivamente sul CTR.
Non solo... il CTR non è l'unico indicatore di qualità della campagna... ma con questo articolo, spero di aver sciolto un dubbio che spesso viene palesato, quando in una campagna con ottimo rendimento, improvvisamente si accende il campanello della limitazione di budget!

mercoledì 4 marzo 2015

Quota superamento Target, strategia AdWords

"Cavolo, ma io voglio stare sempre sopra a lui!"
Quante volte ce lo siamo sentiti dire? La più nuova delle strategie di offerta, "Quota Superamento Target" è probabilmente la più subdola delle modifiche AdWords recenti e strizza appunto l'occhio, a una delle più frequenti domande poste dagli inserzionisti. Vale a dire, come fare a battere un competitor particolare, cercando di individuare l'offerta ottimale.
Raggiungibile dal menù "Libreria condivisa", selezionando poi le strategie di offerta, si accede a un pannello elementare, che riassumo nell'immagine qua sotto.

La cosa interessante del pannello e sulla quale dobbiamo prestare attenzione, è che possiamo selezionare un solo dominio. Quindi per sfruttare a pieno la strategia, e quindi provare a superare più domini avversari, dobbiamo necessariamente ricorrere alla modifica a livello di parola chiave. Un sistema interessante potrebbe essere quello di scegliere le chiavi da usare con un competitor e selezionarne altre per domini diversi.
È importantissimo notare - a differenza delle altre strategie - che è obbligatorio inserire il tetto di offerta massimo. Qui la strategia prevede di essere sempre sopra al competitor (o comunque in percentuale selezionabile dalla "quota superamento target") e potrebbe essere pericoloso ritrovarsi a non impostare un tetto massimo. Se il competitor è decisamente più abile di noi (e uso abile in modo democratico), il costo per clic potrebbe davvero essere elevatissimo!
Come al solito, a modifica effettuata, potrete analizzare il rendimento della strategia direttamente dal grafico associato.

Commento dicendo che questo tipo di strategia è da tenere assolutamente sotto controllo. Due aziende potrebbero farsi la lotta a colpi di euro, più che di qualità. Fortunatamente AdWords, come dicevo, ha comunque previsto il limite di offerta. Obbligatorio.
Fatene buon uso!