Per parlare di AdWords, da consulente e contributor, passando per le docenze nei Corsi di Laurea, Master e Formazione aziendale.
Forse sono la persona che stavi cercando!

Hai bisogno del mio aiuto?
Il mio telefono: 347.5420046
La mia e-mail: testa@blubit.it

giovedì 21 maggio 2015

Hangout Google AdWords, i Segreti delle Estensioni

Croce e delizia, ma sicuramente stimolo sull'efficacia da raggiungere in una campagna AdWords perfetta, le estensioni rappresentano da sempre un campo minato. Un po' perché scarsamente conosciute, un po' perché troppo spesso vengono bistrattate e poco utilizzate.
Attraverso questo hangout con Antonio Tresca, della Community di AdWords, vediamo dopo il live, la registrazione di quanto è stato detto.

Buona visione!

giovedì 14 maggio 2015

La fallace falla della (in)fallibile Strategia per posizione

E proprio quando meno te lo aspetti... perché dopo anni che getti fango sulle automazioni, scopri che non si può fare di tutta l'erba il proverbiale fascio e ti metti a scrivere e "evangelizzare", su quanto qualcosa di buono, automatizzando, si possa fare, arriva Bruto e ti pugnala. Tu quoque, AdWords!
In pratica mi riferisco alla Strategia di offerta "Scegli come target la posizione della pagina di ricerca". La strategia tendenzialmente funziona(va) quasi sempre piuttosto bene, finché non ho scoperto un bacherozzo colossale quando il costo per clic vola alle stelle.

La situazione immaginiamo che sia la seguente:
  • Località: "Parte superiore della prima pagina dei risultati di ricerca".
  • Automazione delle offerte: "Aumenta e riduci automaticamente le offerte in modo da eguagliare l'offerta stimata per la prima pagina".
In pratica stiamo dicendo ad AdWords che vogliamo essere nelle prime tre posizioni e che deve occuparsi lui di gestire l'offerta. Fin qui, come detto, tutto bene, se il costo per clic è contenuto, ma cosa succede se in realtà il CPC è soggetto a variazioni e aggiustamenti dell'offerta?

Intanto il costo suggerito, non è dinamico come il CPC effettivo che matura a ogni asta, cioè a ogni query utente. Quindi il suo aggiornamento è sempre di benchmark e si basa sul punteggio di qualità della nostra chiave (per semplificare).
Immaginiamo quindi che il suo valore medio, si basi su tutto il territorio che scegliamo, prendendo l'Italia dalla Lombardia (con la sua metropoli) alla Sicilia, col suo paese più piccolo.
Se usiamo una chiave a corrispondenza generica modificata, il sistema prenderà come riferimento un valore medio, senza considerare le variabili in uso dagli inserzionisti.

Ipotizziamo quindi questo scenario:

+acquisto +letti
Milano query = "acquisto letti milano"

Aci Castello query = "acquisto letti aci castello"

Per Milano gli inserzionisti usano il modificatore per fascia oraria e device mobile, portando il prezzo della chiave per la prima posizione a 3€ (esempio). Niente - vista la minore concorrenza (è un esempio) per l'inserzionista di Aci Castello, che avrà un costo per la posizione di 0,20€.
Risultato, il valore della strategia indicherà al nostro pannello di AdWords, di tenere un prezzo che sicuramente sarà valido per il venditore di Aci Castello, ma sarà decisamente basso per quello di Milano. Il lato drammatico della cosa, è che mentre la strategia continuerà ad abbassare il vostro CPC, vedrete che la posizione media della parola chiave tenderà invece a peggiorare.
Il sistema non può quindi prendere in considerazione tutte le variabili, anche perché presi tutti i modificatori, l'algoritmo tenderebbe sempre a mettere prezzi esageratamente alti, costringendo gli inserzionisti ad alzare il prezzo per chiave, abbandonando in pratica il concetto stesso di qualità meritocratica!

Purtroppo quindi, la strategia di offerta per posizione, lascia il mio mazzo di carte. Troppo rischioso vedere oscillare i prezzi, vedendo precipitare la posizione, invece che migliorarla!