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martedì 19 aprile 2016

Social Media Marketing, Roma 16 maggio 2016


Come molti di voi sapranno, EPC Editore, quasi due anni fa, mi ha datto incarico di "curare" una collana dedicata al comparto del Digital Marketing. Da quel momento, ho iniziato a reclutare grandi interpreti dell'argomento, costruendo una squadra di "vincenti". Vincenti nel modo che piace a me. Quelli che le cose le fanno, non solo le scrivono. Persone che si sono costruite grazie anche agli errori, perché, come ormai dico da tempo, non dobbiamo dimenticare mai che non c'è spazio per le sconfitte. O si vince o si impara!

In questo straordinario contesto, siamo già giunti al secondo evento, dopo che il I Summit Web For Breakfast, del 23 novembre 2015, ha ottenuto numeri straordinari, con una grande partecipazione, sinceramente sopra a ogni più rosea previsione, per una realtà così nuova!

Il nuovo summit, dal titolo "Social Media Marketing, dal contenuto all'advertising", vede due grandi relatori di eccezione, come Marco Biagiotti e Claudio Gagliardini, moderati dal sottoscritto, in una cornice di sapere che spazia appunto dal campo dei social media, nella stretta accezione del termine, fino al concetto - sempre in auge - di contenuto.

Citando il testo di presentazione:
La rete e i social media rappresentano per le aziende una grande opportunità, ma al tempo stesso un rischio, che quasi mai sono in grado di calcolare. Il Cluetrain Manifesto, redatto nel 2000 e rivisto dopo 15 anni, fa riferimento alle aziende che utilizzano la rete, senza aver capito di non aver compreso la sua natura, come ad "un'orda di pazzi", che mette a rischio la propria reputazione ogni giorno, piuttosto che sfruttare le potenzialità di internet, dei suoi strumenti e dei suoi mezzi.
Un programma intrigante quindi, nella splendida cornice della sede EPC, in Roma, ma al quale potrete partecipare anche via streaming!
Insomma... che dire, Social Media Marketing, dal contenuto all'advertising, vi aspetta, il 16 maggio a Roma!

Non vi resta che iscrivervi adesso!

venerdì 8 aprile 2016

Inserire le regioni su AdWords in 3 passaggi e 20 secondi

Il vostro cruccio è inserire a mano le regioni di Italia per tenere sotto controllo come si comportano gli utenti... magari dopo aver letto il mio articolo "AdWords e il Target per Regione"?
Nessun problema, perché è un'operazione che si può compiere in 20 secondi.
Ecco qua i semplici passaggi da seguire:

1) Entrate nella scheda impostazioni e alla voce "Località", cliccate su "Ricerca avanzata"


2) Nella scheda che si apre, selezionate "Gruppo di località"


3) Si apre una finestra...

... dove dovete incollare l'elenco qua sotto e cliccare su "Cerca":

Abruzzo
Basilicata
Calabria
Campania
Emilia Romagna
Friuli Venezia Giulia
Lazio
Liguria
Lombardia
Marche
Molise
Piemonte
Puglia
Sardegna
Sicilia

Toscana
Trentino Alto Adige

Umbria
Valle d'Aosta
Veneto


Così:


 4) Cliccate adesso su "Aggiungi tutte le località trovate"...

 ... e confermate con ok!
Facile e veloce, no? Abbiate naturalmente l'accortezza di salvare l'elenco delle regioni in qualche file txt... pronto per l'uso per ogni occasione!

venerdì 1 aprile 2016

L'importanza del bidding per posizione

Ecco... so che non si inizia un articolo con "ecco", ma volevo evidenziare da subito il tono polemico di questo post. Si, si... non è una novità. Tanto sono polemico quasi sempre. Ma in modo costruttivo, me lo riconoscerete!
Il tono polemico, a ogni modo, deriva dalla pletora di articoli contro il bidding per posizione. Vale a dire alla frenesia di costringere l'annuncio a stare in una posizione in particolare. Ricordo che tempo fa esisteva una specifica funzione e che oggi, in un modo o nell'altro, tale procedura è possibile sia attraverso le strategie di offerta, che attraverso le automazioni delle parole chiave.
Però, attenzione, in entrambi i casi, non c'è un bidding chirurgico e anzi, la scelta è solo tra due opzioni:
a) parte alta della prima pagina
b) genericamente in prima pagina

Prima invece era possibile scegliere dove stare. Evidentemente questo sistema presentava lacune, oltretutto amplificate in modo drammatico dall'introduzione degli aggiustamenti di offerta. In pratica il sistema doveva gestire troppe variabili, perché quel posizione "2" (per fare un esempio), era poi drogato da +/- variazioni percentuali su località, device e orario.

Io però mi sono divertito a cercare in giro, perché soprattutto con la scomparsa della colonna destra e i comportamenti isterici degli inserzionisti che hanno in molti casi alzato il CPC per ignoranza d'uso della piattaforma, ho riscontrato miglioramenti di posizione (evviva?), ma a fronte di innalzamento dei CPC medi.
Ciò significa, tradotto in parole povere, che dove avevo impostato (nuovo esempio) 1€ di CPC Max e mi trovavo in posizione 2 con una spesa di CPC medio di 0,50€, improvvisamente ho subito un miglioramento della posizione (evviva?) ma con un CPC a 0,55€.
Perché?
La risposta è semplice. I "bischeri" hanno alzato il CPC, ma con qualità inferiore sulle parole chiave, hanno portato le mie chiavi (di qualità superiore) ad alzare la posizione con un sensibile aumento dei costi. Grazie bischeri!

Allora io devo giocare al contrario. Se il punto di forza è la qualità, perderò sempre. In pratica la mia forza (la qualità) diventa anche la mia deficienza, perché pagherò di più proprio per colpa della qualità. Anche abbassando il CPC Max, il flusso al rialzo dell'asta, non ristabilizzerebbe la posizione precedente!

E quindi? E quindi mi sono imbattutto in questo vecchio script: Bid To Position - Single Account.
Questo script lavora su vari parametri (piuttosto semplici e intuitivi da configurare) per fare in modo che tutte le parole dell'account, arrivino a una stessa posizione, aggiustando automaticamente l'offerta (di default su base settimanale), in modo da trovare la posizione scelta.

Ho però fatto una piccola modifica, se prendete la porzione di codice qua sotto, vedrete che ho messo la nota "// imposta come condizione la label scelta".
In pratica ciò significa che la condizione di applicazione della regola, vale solo per le parole chiave alle quali ho assegnato quel valore di etichetta.

function raiseKeywordBids() {
  // Condition to raise bid: Average position is greater (worse) than
  // target + tolerance
  var keywordsToRaise = AdWordsApp.keywords()
    .withCondition('Status = ENABLED')
    .withCondition('AveragePosition > ' + (TARGET_AVERAGE_POSITION + TOLERANCE))
    // imposta come condizione la label scelta
    .withCondition("LabelNames CONTAINS_ANY ['NomeEtichetta']")
    .orderBy('AveragePosition ASC')
    .forDateRange('LAST_7_DAYS')
    .get();

  while (keywordsToRaise.hasNext()) {
    var keyword = keywordsToRaise.next();
    keyword.setMaxCpc(keyword.getMaxCpc() * BID_ADJUSTMENT_COEFFICIENT);
  }
}


A questo punto un'ultima riflessione.
Sapete qual è la cosa più divertente? Che a quel punto, chi vi starà sopra, per la questione definita prima, pagherà un bel po' di più di voi!


Per lo script:
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