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martedì 6 giugno 2017

Modello di Attribuzione Svalorizzazione Temporale

Svalorizzazione temporale, conosciuto anche come “time decay”, è un modello di attribuzione apparentemente semplice, ma che annida al suo interno una particolare criticità.

Come abbiamo visto per il modello “in base alla posizione”, i “nuovi” modelli di attribuzione - dove per nuovo intendo dire importabile nella conversione stessa e quindi usabile per migliorare l’esperienza di conversione del cliente - assegna un diverso valore alla conversione, sulla base del numero dei clic che compongono il percorso.
Adesso, quello che abbiamo però imparato nel modello "in base ai dati", è che il sistema tiene sempre due elementi fissi nel suo percorso, vale a dire l’alfa e l’omega della conversione, l’inizio e la fine del percorso. Quindi sancisce che il clic finale - ormai molto spesso brandizzato, come abbiamo detto in varie sedi - sia in simbiosi costante con il primo clic, quello che innesca il percorso. Questo tipo di azione, comporta che alfa e omega, ottengono complessivamente un punteggio di 0.80 sulla conversione, mentre i restanti valori, di 0.20, vengono spalmati sugli altri clic.

Il Modello Time Decay

 

Il modello time decay, invece, recuperando il termine “svalorizzazione”, parte proprio dalla poca importanza che sia dà al clic, a prescindere dalla sua posizione nel percorso, ma basandosi essenzialmente sulla distanza dalla conversione.
Immaginiamo quindi una scala, dove lo scalino più in alto prende il punteggio maggiore e via via che scendiamo, gli scalini hanno un punteggio sempre minore.
Ma perché si dice “temporale”? Il discorso è estremamente semplice e si riferisce a un ciclo vitale di conversione, definito “emivita” della durata di 7 giorni. Ciò significa che non solo la posizione del clic, determina il punteggio in decimi (o centesimi, dipende da come lo contate) della conversione, ma questo viene ulteriormente svalutato dal tempo.
Questo significa che se uno o più clic che hanno determinato la conversione, sono stati fatti fuori dall’emivita e quindi 8 giorni prima della conversione, questi prenderanno metà del credito che otterranno invece i clic a ridosso.

Questo tipo di modello, viene definito da Google, come “conservativo”. Il motivo è molto semplice, in pratica non differisce molto dal modello “ultimo clic”, soprattutto se il percorso di conversione è lungo. Il sistema non analizza troppo quanto succede nella parte alta della ricerca (o del funnel), ma si dedica maggiormente al percorso finale.